Pittura

Le opere di pittura della Collezione Carrino costituiscono una parte preziosa della raccolta. Sono in genere soggetti originali, in minor misura pregevoli copie di classici dipinti beethoveniani: dal Beethoven di Lionello Balestrieri al ritratto di Joseph Karl Stieler, forse il più popolare tra i tanti dedicati a Beethoven. 

Fra i ritratti originali della Collezione, alcuni raggiungono vertici di sorprendente modernità, con gradazioni stilistiche dall’espressionismo a un neoimpressionismo quasi astratto. 

Altri dipinti sono invece importanti per il loro valore storico: in particolare alcune rarità dedicate alla nascita e all’infanzia di Beethoven –  periodi poco documentati nella sua immensa iconografia – o scorci di vita emblematici, come la passeggiata presso il ruscello di Rudolf Alfred Höger, che ci cala in un periodo prolifico della sua vita (1807-1808): in quella stessa Heiligenstadt in cui anni prima aveva dovuto affrontare la piena consapevolezza della propria sordità. Altri ancora, come la Venerazione di Beethoven di Max Sieber opera simbolo della Mostra, costituiscono straordinarie e uniche interpretazioni del mito beethoveniano. Le opere sono acquisite ponendo attenzione sia alla qualità artistica intrinseca, sia al loro valore documentario. Qui ci soffermiamo solo su alcuni dipinti, essendo molti altri documentati nei dettagli all’interno della Mostra.