L’Uomo. Il Genio. Il Mito

Beethoven tra storia e politica Un carisma impresso sulle pagine del Novecento Uomo dell’Ottocento e spirito romantico, Beethoven ha avuto una straordinaria fortuna nel Novecento: sulla scena di questo secolo tormentato, nei momenti più bui, la sua musica e la sua figura hanno dato luce e speranza all’Umanità, incarnando ideali di armonia e di pace. Non sono tuttavia mancate derive ideologiche da ogni parte politica – dai nazisti ai “viet cong” – con volgari sfruttamenti del carisma del Compositore e della sua musica potente. Chissà se, in certi casi, il Maestro avrebbe approvato? Sicuramente no, ma questo è il tributo pagato all’apoteosi del Mito. Inizia percorso zoom_in WILHELM SCHULZ, illustratore, disegnatore, caricaturista e grafico tedesco, *1865 - †1952.
Beethoven, Simplicissimus, Nr. 38, 15. Dezember 1920.
Prima pagina del fascicolo del famoso settimanale di satira politica di Monaco, con il grande disegno a pastello blu e nero, realizzato in chiave patriottica per i 150 anni della Nascita di Beethoven: il “Sovrano maestro dell’ispirazione, senza il quale si spegnerebbe per sempre il sacro delirio delle Muse.” (Rodin)
zoom_in WILHELM SCHULZ, illustratore, disegnatore, caricaturista e grafico tedesco, *1865 - †1952.
Beethoven, Simplicissimus, Nr. 38, 15. Dezember 1920.
Il Compositore appare su un desolato campo di battaglia che ricorda gli orrori della Prima guerra mondiale da poco finita. Il suo atteggiamento sembra di condanna. Il suo volto si staglia contro un cielo nero che nella parte inferiore si rischiara con i raggi del sole, in un messaggio di speranza per un avvenire migliore.
zoom_in A. JOHNSON
Das Schicksal pocht an die Pforte, Il destino bussa alla porta, Kriegspostkarte (cartolina di guerra), 1915 circa.
Il generale Paul von Hindenburg in primo piano con una clessidra in mano bussa alla porta. Lo zar Nicola II terrorizzato prega con le mani giunte. Dalla sua casa in rovina scappano anche i topi. Sotto lo stivale del comandante, l’incipit della Quinta Sinfonia.
zoom_in Partecipazione dell’Italia al Centenario Beethoveniano del 1927 Annuncio del messaggio dell’onorevole Benito Mussolini al giornale Hamburger Nachrichten per il Centenario di Beethoven. zoom_in Partecipazione dell’Italia al Centenario Beethoveniano del 1927 Testo autografo del messaggio datato 4 febbraio 1927 – V. zoom_in Partecipazione dell’Italia al Centenario Beethoveniano del 1927 Mussolini incontra Mascagni, rappresentante dell’Italia a Vienna per le feste del Centenario Beethoveniano. zoom_in Heiligentadt, Pfarrplatz n. 2, 1938, cartolina fotografica della famosa locanda (Gasthaus) in Heiligenstadt (sobborgo di Vienna), dove Beethoven abitò nel 1817. Amata e frequentata da viennesi e turisti per la sua tipica atmosfera e per l’offerta di locali vini pregiati (Beethovenwein), in questa foto originale la locanda appare “decorata”, subito dopo l’annessione dell’Austria alla Germania, nel 1938. zoom_in ELISABETH BENEDIKT, grafica tedesca-austriaca, *Monaco, 22-9-1897 - †Vienna, 8-5-1977, fondò con il marito Franz Kralicek a Vienna nel 1937 il rinomato e storico Atelier Benedict-Krali.
Beethoven–Woche (Settimana beethoveniana), Baden bei Wien, Niederdonau, 3.-11.September 1938.
Manifesto-locandina originale in cromolitografia su carta pesante. Firmato e siglato in basso a stampa. Christoph Reisser's Söhne editor.
Un manifesto raro, di grande interesse anche storico, che anticipa il gusto tedesco degli anni Quaranta. Beethoven passeggia a Baden, ove compose la Nona Sinfonia. In basso a sinistra il Beethoventempel nel Kurpark (1927); a destra lo Stadttheater (1908-1909). La figura del Maestro incombe inquietante contro il cielo azzurro, simbolo di vita, energia e di tutto ciò che sta in alto.
zoom_in ELISABETH BENEDIKT, grafica tedesca-austriaca, *Monaco, 22-9-1897 - †Vienna, 8-5-1977, fondò con il marito Franz Kralicek a Vienna nel 1937 il rinomato e storico Atelier Benedict-Krali.
Beethoven–Woche (Settimana beethoveniana), Baden bei Wien, Niederdonau, 3.-11.September 1938.
Manifesto-locandina originale in cromolitografia su carta pesante. Firmato e siglato in basso a stampa. Christoph Reisser's Söhne editor.
La notte, tuttavia, avvolge il tempio dedicato al Compositore e la Casa dove si suonerà la sua musica: è il triste presagio di un’imminente catastrofe. Il 12 marzo 1938 i nazisti avevano invaso l'Austria senza incontrare resistenza, accolti a Vienna con entusiasmo. Scritte e bandiere con la svastica erano state esposte anche nelle case abitate da Beethoven a Baden e a Heiligenstadt.
zoom_in JOSEPH GOEBBELS (curatore)
Wo die „Neunte” enstand: Beethoven – Fest 1939, 16 bis 23 Juli, Baden bei Wien.
Programma originale, per un evento a Baden, dove è stata composta la Nona Sinfonia.
Sotto il patrocinio del Ministro del Reich per l'Istruzione pubblica e la Propaganda Dr. Joseph Goebbels. Direzione dei Concerti: Hans Knappertsbusch e Oswald Kabasta.
zoom_in PAUL BARBIER
Malheur! Qu’as tu fait de l’Allemagne!!! (Malvagio, cosa hai fatto della Germania!!!), cartolina francese, di propaganda antimilitarista, Parigi, 1939.
Beethoven e Goethe, in atteggiamento accusatorio verso Hitler rappresentato con un pugnale e le mani insanguinate sopra un cumulo di macerie e corpi senza vita, deplorano i tragici eventi della guerra appena iniziata.
zoom_in HARLAN W. MORTON
Will Beethoven stop Hitler? (Beethoven fermerà Hitler?), The Etude N. 9, rivista mensile, Philadelphia Presser, Stati Uniti, settembre 1941, pagina 586 e segue a pagina 642.
zoom_in zoom_in Articolo approfondito sulla nascita dell’uso della “V” sia come “Victory” (Vittoria), sia come Quinta Sinfonia” a scopo di propaganda angloamericana contro la Germania nazista: il dilagante uso di questo simbolo e anche dell’incipit della Quinta Sinfonia è dimostrato dalla descrizione puntuale e accurata del giornalista Morton.
zoom_in V for Victory and for Fifth Symphony
Esempi di utilizzo propagandistico in varie forme e modi del simbolo “V” da parte degli Angloamericani.
zoom_in V significa Quinta Sinfonia.
V •••− (tre punti e una linea) è la lettera V nell’alfabeto Morse.
V •••− (tre note brevi e una lunga) è l’incipit della Quinta Sinfonia: ta - ta – ta – taaam.
V significa Victory.
zoom_in Chiudilettera inglese, che visualizza la V di Victory, le prime note della Quinta Sinfonia e la codifica della lettera V nell’alfabeto Morse. zoom_in V come Victory: il famoso saluto di Winston Churchill durante la Seconda guerra mondiale e l’incipit della Quinta Sinfonia nella sigla di Radio Londra della BBC. zoom_in Rarissimo francobollo del Terzo Reich con sovrastampa “V•••−”, autorizzato dal Comando degli Alleati angloamericani alla circolazione in Germania per un breve periodo nel maggio 1945. zoom_in V come la sonda spaziale Voyager 1 (Cape Canaveral, 1977) che trasporta il Golden Record (Disco d’Oro) con il Primo Movimento della Quinta Sinfonia. È l’oggetto costruito dall’uomo più lontano dalla Terra: dal 25 agosto 2012 è definitivamente uscito dal Sistema Solare. Il capolavoro di Beethoven si trova oggi nello spazio interstellare, a 23 miliardi di chilometri dalla Terra. Francobollo commemorativo del 30° Anniversario del lancio del Voyager 1, con foglietto della Repubblica di Guinea, 2007. zoom_in Ardito ritratto di gusto fortemente tedesco. Il volto di Beethoven si presenta molto dilatato e senza dettagli di abbigliamento: tenebroso, invincibile, atemporale, potrebbe vestire un'uniforme. L’opera è stata realizzata nel 1941 in Austria, ormai parte della Grande Germania: gli austriaci Haydn, Mozart, Schubert, Bruckner in questa cartella sono ormai diventati “Deutsche Tondichter”!!! GORGON VINZENZ, pittore, professore accademico austriaco, *Vienna, 16.3.1891 - †Vienna, 10.12.1961.
Ludwig van Beethoven 1770 – 1827, litografia virata in marrone su cartoncino firmata dall'Autore in basso a sinistra nella figura. Fa parte di una serie di 16 litografie in cartella originale “Deutsche Tondichter”. Wien, Wiener Verlagsgesellschaft, Reisser's Söhne 1941, 68x48 cm.
zoom_in “Voglio afferrare il Destino alla gola, non riuscirà di certo a piegarmi totalmente” e continua: “È così bello vivere mille volte la vita”, con riferimento alla lettera di Beethoven a Franz Gerhard Wegeler, Vienna 16 novembre 1801. WERNER VON AXTER-HEUDTLASS, grafico e pubblicitario tedesco, *Berlino, 27.3.1898 - †Berlino, 26.11.1949.
Ich will…, manifesto originale del NSDAP (Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori) della Direzione della Propaganda del Reich. (Original Wochenspruch der NSDAP, National Sozialistische Deutsche Arbeiter Partei, Reichspropagandaleitung), Monaco, 26 marzo – 1 aprile 1944, (firmato e datato), 35 x 24 cm.
zoom_in Le bombe si rifiutano di colpire Beethoven

A sinista. Ultima foto del monumento a Beethoven a Bonn, Münsterplatz, prima del bombardamento del 1° dicembre 1944.

A destra. Il monumento miracolosamente illeso dopo il bombardamento del 1° dicembre 1944.
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zoom_in La Bonngasse e la Casa Natale di Beethoven dopo i bombardamenti. zoom_in Veduta della grande sala da concerto vuota, inizio Novecento. Quartetto fotografico della vecchia Beethovenhalle di Bonn. zoom_in Veduta della sala trasformata in ospedale militare, 1916 circa.
Un’immagine commovente così nitida che ci permette di riconoscere i volti sofferenti dei feriti di guerra sistemati in platea, sui palchi e anche sul palcoscenico, il personale in posa e molti letti vuoti che fanno pensare al peggio. Quartetto fotografico della vecchia Beethovenhalle di Bonn. zoom_in Veduta della Beethovenhalle trasformata in sala da convegni, per la prima riunione del Consiglio comunale di Bonn, 31 marzo 1933. Quartetto fotografico della vecchia Beethovenhalle di Bonn. zoom_in La Beethovenhalle in rovina presidiata da un carro armato angloamericano, 1945. Quartetto fotografico della vecchia Beethovenhalle di Bonn. zoom_in La vignetta si riferisce agli scontri tra i Fedayn dell'Organizzazione Settembre Nero e il re Hussein di Giordania iniziati il 16 settembre 1970. Un combattente di Al-Fatah, quasi interamente bruciato, si rivolge ferocemente al re Hussein di Giordania e gli dice: “Ah, se ne ricorderà...”. E il re gli risponde: “... Dell'anno beethoveniano!” . REISER, uno dei più grandi disegnatori satirici francesi del Novecento.
L’Hebdo hara-kiri, copertina della famosa rivista francese di satira politica, con vignette e scritti satirici. Paris, Editions du Square, n. 87, 28 settembre 1970. La rivista è precorritrice dell’odierno Charlie Hebdo, tristemente noto per l’attentato del 2015.
zoom_in Beethoven Viet Cong. Un dimostrante scende dalla statua di Beethoven in Münsterplatz dopo averla “decorata” con una bandiera viet cong. I giovani dimostranti lasciarono la bandiera sulla statua durante tutta la manifestazione di protesta organizzata contro la visita del presidente sud vietnamita Nguyen van Thieu. Fotografia originale, Bonn (Germania Ovest), 11 aprile 1973. zoom_in Ode of Sadness, Notti musicali a Sarajevo: Ode alla Tristezza.
Commovente e storica cartolina realizzata durante il lungo tragico assedio della città (1992-1996): i bagliori dell’incendio che distrusse nella notte del 25 agosto 1992 la storica Biblioteca Nazionale della Bosnia-Erzegovina illuminano anche il volto severo del Compositore sopra le rovine.

Al verso si legge: “This document has been created in war circumstances: No paper, no inks, no electricity, no water. Just good will”.
“Questo documento è stato creato in circostanze di Guerra: niente carta, niente inchiostro, senza elettricità, senza acqua. Soltanto buona volontà”.


FUAD HADZIHALILOVIC, direttore del Collegium Artisticum, centro di aggregazione artistico, culturale e intellettuale di Sarajevo. zoom_in

ORIENTAMENTO ALLA NAVIGAZIONE 

Questa sezione è l’eredità della Mostra online “L’Uomo. Il Genio. Il Mito” proposta nel 2021 e qui preservata nei suoi contenuti essenziali. La narrazione si articola in tre filoni: 

  • L’UOMO  dedicato ai momenti e ai temi salienti della vita del Compositore; 
  • IL GENIO  dedicato alla opere e alla loro interpretazione in vari ambiti delle arti figurative;  
  • IL MITO  dedicato alla diffusione mondiale del Mito beethoveniano, allo sfruttamento dell’immagine del Compositore a fini commerciali e politici, alla sua venerazione e dissacrazione. 

All’interno di ognuno dei tre sono proposti più sotto percorsi. 

Per esempio: 
selezionato il percorso “IL GENIO”, si può procedere con la scelta del sotto percorso “SESTA SINFONIA”. 
Ogni sotto percorso è costituito da una Galleria di opere e/o documenti sul tema, introdotta da un breve testo esplicativo.
Ogni immagine è accompagnata da una didascalia descrittiva e tecnica, può essere ingrandita e visionata ad adeguata risoluzione. 
I sotto percorsi “INTRO” introducono con un breve audiovisivo alla specifica sezione. 

CREDIT: tutte le opere e i documenti proposti provengono dalla Collezione Carrino
© Collezione Carrino – Casa Museo Biblioteca Beethoveniana 
L’uso delle immagini per qualsiasi scopo è vietato, senza la specifica autorizzazione della Casa Museo Biblioteca Beethoveniana.