L’Uomo. Il Genio. Il Mito

Nascita e giovinezza Venuto al mondo sotto la stella dell’Eternità Poche le testimonianze sull’infanzia e la giovinezza di Beethoven. Ancor più rare quelle sulla nascita. Dei primi anni, avvolti in un alone di leggenda, la Collezione Carrino conserva preziosi documenti. È un’iconografia con presagi di eternità: dalla stella cometa che accarezza l’abbaino della casa di Bongasse 20, dove si compie una “Natività”, alla postura autorevole di un bambino prodigio già avviato verso un luminoso (e tormentato) Destino. Fino al piglio di uno “spavaldo giacobino” à la page, ormai sull’orlo del suo abisso umano e artistico: la sordità. Inizia percorso zoom_in Questo dipinto di gusto romantico racconta la nascita miracolosa di un Mito: è la stella cometa a indicare la soffitta dove Beethoven viene al mondo il 16 dicembre 1770, nella casa di Bongasse 20, tra le poche di Bonn salvatesi dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale e l'unica ancora esistente delle cinque abitazioni della famiglia Beethoven a Bonn. HANS STADELMANN, *1876 - †1950.
Ludwig van Beethoven’s Geburtshaus, primo Novecento.
zoom_in La soffitta ove nacque Beethoven. Al centro il suo busto con una ghirlanda di alloro: il raggio di sole che entra dall’abbaino sottolinea la solennità dell’evento. Dipinto artistico di fine Ottocento. zoom_in Facsimile del certificato di battesimo di Ludovicus van Beethoven del 17 dicembre 1770 della chiesa di San Remigio, Bonn, con i nomi dei genitori Joannes van Beethoven e Magdalena (erroneamente scritto Helena) Keverich. zoom_in Veduta interna lato giardino della casa di Bonngasse 20, acquaforte a colori, primo Novecento. zoom_in Un cimelio storico impreziosito dal sigillo originale di Beethoven; un documento che ci riporta ai primi anni di vita del Compositore. È stato donato nel 2012 alla Biblioteca Beethoveniana dalla Beethoven-Haus di Bonn, in occasione della mostra Beethoven Wunderkammer-Collezione Carrino, per consolidare il legame simbolico della nostra Casa di Muggia dedicata a Beethoven, con la Casa Natale di Bonn. Mattone della casa natale di Beethoven a Bonn, in argilla, realizzato a mano nel 1680 circa, con sigillo originale di Beethoven (LVB) in ceralacca rossa. zoom_in È l’unica rappresentazione artistica della nascita di Beethoven. Il piccolo Ludwig è al centro della scena felice e sorridente, con le braccia aperte: un’iconografia ispirata alla Natività. La madre, Maria Magdalena, depone delicatamente il figlioletto nella culla dopo averlo allattato. Lo sguardo assente e l’aspetto trasandato del padre Johann ci ricordano che era dedito all’alcol. FRIEDRICH GESELSCHAP, pittore berlinese.
Raffigurazione allegorica, xilografia a colori, studio per un dipinto mai realizzato, 1895.
zoom_in Dietro a Ludwig la Musa ispiratrice con la cetra, strumento della musica divina, porge amorevolmente al bambino un ramoscello fiorito d’alloro, simbolo della Gloria e dell'Eternità. Al fianco della Musa, la Sofferenza con il capo velato e il volto segnato dal tempo, volge al neonato uno sguardo triste, porgendogli una corona di spine, simbolo della futura tragica infermità del Compositore. FRIEDRICH GESELSCHAP, pittore berlinese.
Raffigurazione allegorica, xilografia a colori, studio per un dipinto mai realizzato, 1895.
zoom_in Il piccolo Beethoven in piedi su uno sgabello davanti al cembalo, protetto e ispirato dalla Musa della Musica. F. KLEIN
Xilografia su cartolina artistica viaggiata, 31.12.1927.
zoom_in Una rara scultura in marmo del bambino Beethoven. JEAN CANNEEL, scultore belga.
L.v. Beethoven als Kind, Verlag Herm. Leiser, Berlin, cartolina fotografica del primo Novecento.
zoom_in Un'opera interessante e curiosa di gusto romantico, pensata in ogni dettaglio. L'Autore, contemporaneo di Beethoven, sicuramente si documentò bene sulle fonti originali: nell'appartamento abitato dalla famiglia Beethoven, nella casa di Gottfried Fischer in Rheingasse 934 a Bonn, il piccolo Ludwig, per volontà del padre, iniziò verso il 1778 a prendere lezioni di violino da Franz Georg Rovantini, parente e musicista di corte. JOHN HUNTER THOMPSON, pittore e ritrattista inglese, *Belfast, marzo 1803 - †Bradford, 8-12-1890.
La prima lezione di violino di Beethoven, olio su tavola di legno, firmato e datato. Bradford (Inghilterra), 1882, 302x253 mm.
zoom_in A sinistra s’intravedono i genitori seduti che osservano la scena. Ludwig segue l’insegnante con disinvolto interesse, per nulla intimorito, già con la personalità del futuro Genio. Un quadro familiare che ci riporta a tempi quando la musica era parte importante nella cultura dei giovani, praticata con dedizione. È un raro dipinto sul tema della prima giovinezza, sconosciuto in tutte le fonti bibliografiche, musei e collezioni private. JOHN HUNTER THOMPSON, pittore e ritrattista inglese, *Belfast, marzo 1803 - †Bradford, 8-12-1890.
La prima lezione di violino di Beethoven, olio su tavola di legno, firmato e datato. Bradford (Inghilterra), 1882, 302x253 mm.
zoom_in Il giovane Beethoven al fortepiano: dietro di lui il padre alcolista, che lo costringe a esercitarsi tutto il giorno e anche nelle ore notturne. FERNANDO REBAGLIATI, illustratore pubblicitario italiano, *Savona, 12.5.1904 - †Milano, 21.11.1980.
Figurina Liebig, Milano 1973.
zoom_in In questa rara silhouette, il giovane Beethoven si suppone vestito con elegante abbigliamento di corte, come descritto poi nel manoscritto Fischer: “Finanziera color verde mare, calzoni verdi al ginocchio con fibbie, calze di seta bianca o nera, scarpe con fiocco nero, giacca ricamata con tasche ribattute, trattenuta da un cordone d’oro puro, capelli arricciati e col codino, spada al fianco sinistro con cinturone d’argento”. Ludwig van Beethoven a 16 anni.
Litografia dei Fratelli Becker, 1838. Silhouette pubblicata in Wegeler e Ries, Notizie biografiche su Ludwig van Beethoven, Coblenza, Bädeker, 1838. zoom_in Busto di un giovane elegante Beethoven a Bonn, sua città natale, con bella capigliatura scomposta, accollato, con fascia da collo, jabot e redingote. Sullo sfondo la vecchia Rheingasse con la casa del fornaio Gottfried Fischer al n. 934, ove il Compositore abitò. La casa, come tante altre, fu distrutta da un bombardamento nel 1944. GUSTAV BORD
Eliografia originale virata in verde, realizzata a Parigi, 1898.
zoom_in Sotto una scritta in francese di un’iscrizione egiziana che Beethoven teneva incorniciata sul suo tavolo di lavoro. “Io sono colui che è. Io sono tutto ciò che è, che è stato e che sarà. Nessun mortale ha sollevato il mio velo. Egli è l'unico, da se stesso generato, e a questo unico tutte le cose devono la loro esistenza”. GUSTAV BORD
Eliografia originale virata in verde, realizzata a Parigi, 1898.
zoom_in Questa è l’immagine di Beethoven nel 1801, all’epoca della composizione delle due sonate opera 27 n.1 e n. 2 (“Chiaro di Luna”), e le tre sonate op. 31.
“Uno spavaldo giacobino trentunenne, che si era orgogliosamente vestito secondo la moda francese e che soprattutto portava, come fosse un manifesto politico, i favoriti e i capelli sulla fronte”. (Küthen, Bonner Beethoven-Studien, 2, 2001).
Il momento più drammatico della sua vita, tuttavia, era alle porte.
CARL TRAUGOTT RIEDEL, incisore tedesco di ritratti e caricature, *1769 – †1832. 
Beethoven, incisione puntinata a bulino su rame, pubblicata da Hoffmeister, Lipsia, 1801.

ORIENTAMENTO ALLA NAVIGAZIONE 

Questa sezione è l’eredità della Mostra online “L’Uomo. Il Genio. Il Mito” proposta nel 2021 e qui preservata nei suoi contenuti essenziali. La narrazione si articola in tre filoni: 

  • L’UOMO  dedicato ai momenti e ai temi salienti della vita del Compositore; 
  • IL GENIO  dedicato alla opere e alla loro interpretazione in vari ambiti delle arti figurative;  
  • IL MITO  dedicato alla diffusione mondiale del Mito beethoveniano, allo sfruttamento dell’immagine del Compositore a fini commerciali e politici, alla sua venerazione e dissacrazione. 

All’interno di ognuno dei tre sono proposti più sotto percorsi. 

Per esempio: 
selezionato il percorso “IL GENIO”, si può procedere con la scelta del sotto percorso “SESTA SINFONIA”. 
Ogni sotto percorso è costituito da una Galleria di opere e/o documenti sul tema, introdotta da un breve testo esplicativo.
Ogni immagine è accompagnata da una didascalia descrittiva e tecnica, può essere ingrandita e visionata ad adeguata risoluzione. 
I sotto percorsi “INTRO” introducono con un breve audiovisivo alla specifica sezione. 

CREDIT: tutte le opere e i documenti proposti provengono dalla Collezione Carrino
© Collezione Carrino – Casa Museo Biblioteca Beethoveniana 
L’uso delle immagini per qualsiasi scopo è vietato, senza la specifica autorizzazione della Casa Museo Biblioteca Beethoveniana.