
MUGGIA BEETHOVENFEST
DAL 29 MAGGIO AL 1° GIUGNO 2025
Muggia Beethovenfest 2025 è un Festival Internazionale di quattro giornate, ideato dalla Biblioteca Beethoveniana con il Comune di Muggia, la Società dei Concerti di Trieste, la Beethoven-Haus Bonn, il GAL Carso e l’Associazione de Banfield. Il Festival propone 20 appuntamenti tra concerti, visite artistiche, degustazioni e laboratori socializzanti, unendo musica, arti visive e inclusione sociale. Incentrato sulla straordinaria collezione della Biblioteca Beethoveniana (oltre 11.500 elementi) mira a promuovere il turismo culturale, favorire la destagionalizzazione e valorizzare il territorio. Il programma coinvolge interpreti e ospiti internazionali, puntando a rafforzare l’immagine di Muggia quale polo culturale di confine. Grazie a percorsi tematici dedicati a Beethoven e momenti conviviali, il Festival intende generare un circolo virtuoso tra arte, economia e benessere della comunità.
Ore 17.00
Casa Museo Biblioteca Beethoveniana
Visita e concerto
Artisti in residenza:
Alessandro Pietro Dore, violoncello;
Mattia Fusi, pianoforteLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata n.5 in Re maggiore, Op. 102 n.2 per violoncello e pianoforte
Allegro con brio
Adagio con molto sentimento d’affetto
Allegro. Allegro fugatoSOLD OUT
Ore 20.30
Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Muggia
Concerto serale
Giulia Toniolo, pianoforteMuzio Clementi (1752-1832)
Sonata in do maggiore Op. 34 n. 1
Allegro con spirito
Un poco andante, quasi allegretto
Finale. Allegro
Sonata in sol minore Op. 34 n. 2
Largo e sostenuto – Allegro con fuoco
Un poco adagio
Finale: Molto allegroLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata n. 4 in mi bemolle maggiore, Op. 7
Allegro molto e con brio
Largo, con grande espressione
Allegro
Rondò. Poco allegretto e grazioso
Ore 10.00
Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia”
Laboratorio per anziani e famiglie
Associazione de Banfield e Associazione Aulòs, con Chiara Maria Bieker
Ore 11.00
Casa Museo Biblioteca Beethoveniana
Visita concerto
Artisti in residenza:
Kristina Mlinar, violino;
Mattia Fusi, pianoforteLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata n.5 in Fa maggiore per violino e pianoforte, Op. 24 “La primavera”
Allegro
Adagio molto espressivo
Scherzo. Allegro molto
Rondò. Allegro ma non troppo
Ore 15.00
Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà”
Conferenza e concerto
Iconografia Beethoveniana
Benedetta Saglietti, relatore
Emanuele Savron, pianoforteLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata per pianoforte n. 21 in do maggiore, op. 53 “Waldstein”
Allegro con brio
Introduzione. Adagio molto
Rondò. Allegretto moderato
Ore 17.00
Casa Museo Biblioteca Beethoveniana
Visita concerto
Artisti in residenza:
Kristina Mlinar, violino;
Matteo Fusi, pianoforteLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata n.5 in Fa maggiore per violino e pianoforte, Op. 24 “La primavera”
Allegro
Adagio molto espressivo
Scherzo. Allegro molto
Rondò. Allegro ma non troppo
Ore 20.30
Parco di Muggia Vecchia
(in caso di pioggia: Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Muggia)
Concerto serale
Quartetto Arola
Samuel Hirsch, Violino
Alla Ternova, Violino
Viktoria Vanteeva, Viola
Zoia Sudnis, VioloncelloLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto per archi n.11 in fa minore, Op.95 “Serioso”
Allegro con brio
Allegretto ma non troppo
Allegro assai vivace, ma serioso
Larghetto espressivo
Allegretto agitato
Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto per archi n.15 in la minore, Op. 132
Assai sostenuto. Allegro
Allegro ma non tanto
Canzona di ringraziamento offerta alla divinità da un guarito, in modo lidico. Molto adagio
Alla marcia, assai vivace
Allegro appassionato
Ore 10.00
Casa Museo Biblioteca Beethoveniana
Visita concerto
Artisti in residenza: Teodora Kalicanin, violino; Mattia Fusi, pianoforteLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata n.8 in Sol maggiore, Op. 30 n.3 per violino e pianoforte
Allegro assai
Tempo di Minuetto
Allegro vivace
Ore 11.00
Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia”
Laboratorio per famiglie e bambini di 3-4 anni accompagnati da adulto
“Senti che Musica!” con Vincenzo Stera
Conoscere, interpretare e raccontare la musica di Beethoven attraverso giochi di ascolto, di movimento creativo ed espressivo, con l’uso della voce, del corpo e di semplici strumenti a percussione
Ore 15.00
Museo d’Arte Moderna “Ugo Carà”
Conferenza e concerto
Le sonate per pianoforte
Jens Dufner (Beethoven-Haus Bonn), Relatore
Pietro De Maria, Pianoforte
Ore 17.00
Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia”
Laboratorio per anziani e famiglie
Associazione de Banfield e Associazione Aulòs, con Chiara Maria Bieker
Dalle ore 17.00 alle 20.00
Beethoven nelle calli di Muggia
Musica e degustazioniOre 17.00 – Calle Pancera
Quartetto New EraLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto per archi n. 1 in fa maggiore op. 18 n. 1
Allegro con brio
Adagio affettuoso ed appassionatoOre 17.40 – Calle Bernardis
Quartetto New EraLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto per archi n. 1 in fa maggiore op. 18 n. 1
Scherzo. Allegro molto
AllegroOre 18.20 – Chiesa di San Francesco
Quartetto New EraFranz Schubert (1797 – 1828)
Quartetto per archi n. 12 in do minore, D. 703 “Quartettsatz”
Allegro assai
AndanteOre 19.00 – Piazza Marconi
Civica Orchestra di fiati G. Verdi – Città di Trieste
Matteo Firmi, direttoreLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sinfonia n.1 in Do Maggiore, op.21
Adagio molto – Allegro con brio
Andante cantabile con moto
Minuetto. Allegro molto e vivace
Adagio – Allegro molto e vivace
Dalle ore 18.00 alle ore 20.00
Piazza Marconi
Degustazione di vini e prodotti del territorio a cura del GAL Carso
Ore 20.30
Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Muggia
Concerto serale
Pietro De Maria, pianoforteFranz Joseph Haydn (1732 – 1809)
Sonata per pianoforte n.34 in mi minore HOB XVI
Presto
Adagio
Finale. Molto vivaceLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata per pianoforte n.14 in do diesis minore, op. 27 n.2 “Al chiaro di luna”
Adagio sostenuto
Allegretto
Presto agitatoLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata per pianoforte n. 32 in do minore, op. 111
Maestoso. Allegro con brio ed appassionato
Arietta. Adagio molto semplice cantabile
Ore 10.00
Casa Museo Biblioteca Beethoveniana
Visita concerto
Artisti in residenza:
Emanuele Savron, pianoforteLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata per pianoforte n.14 in do diesis minore, op. 27 n.2 – “Quasi una Fantasia – Al chiaro di luna”
Adagio sostenuto
Allegretto
Presto agitato
Ore 11.00
Biblioteca Comunale “Edoardo Guglia”
Laboratorio per famiglie e bambini di 5-7 anni (non necessario l’accompagnamento degli adulti)
“Senti che Musica!” con Vincenzo Stera
Conoscere, interpretare e raccontare la musica di Beethoven attraverso giochi di ascolto, di movimento creativo ed espressivo, con l’uso della voce, del corpo e di semplici strumenti a percussione.
Ore 15.00
Casa Museo Biblioteca Beethoveniana
Visita concerto
Artisti in residenza:
Emanuele Savron, pianoforteLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata per pianoforte n.14 in do diesis minore, op. 27 n.2 – “Quasi una Fantasia – Al chiaro di luna”
Adagio sostenuto
Allegretto
Presto agitato
Ore 17.30
Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” di Muggia
Concerto serale
Pietro De Maria, pianoforte
Quartetto Arola
Samuel Hirsch, Violino
Alla Ternova, Violino
Viktoria Vanteeva, Viola
Zoia Sudnis, VioloncelloLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Quartetto per archi n.4 in do minore, op. 18
Allegro, ma non tanto
Andante scherzoso, quasi Allegretto (do maggiore)
Minuetto. Allegretto
AllegroLudwig van Beethoven (1770 – 1827)
Concerto per pianoforte n.1 in do maggiore, op. 15
Versione per pianoforte e quintetto d’archi nella trascrizione di V. Lachner
Allegro con brio
Largo
Rondò. Allegro scherzando
PIETRO DE MARIA
Dopo aver vinto il Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, Pietro De Maria ha ricevuto il Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani – Teatro alla Scala di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994). Nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo.
La sua intensa attività concertistica lo vede solista con prestigiose orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Umberto Benedetti Michelangeli, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Corrado Rovaris, Daniele Rustioni, Yutaka Sado, Sándor Végh, Jonathan Webb.
Nato a Venezia nel 1967, De Maria ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini al Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione.
Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. Ha realizzato un progetto bachiano, eseguendo i due libri del Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg e, più recentemente, ha portato a termine l’integrale delle Sonate e dei Concerti di Beethoven.
Ha registrato l’integrale delle opere di Chopin, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg per DECCA, i Concerti di Chopin con Daniele Rustioni e l’ORT per Dynamic, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata, tra cui Diapason, International Piano, MusicWeb-International e Pianiste.
Pietro De Maria è Accademico di Santa Cecilia e insegna al Mozarteum di Salisburgo e all’Accademia di Musica di Pinerolo.
QUARTETTO AROLA
SAMUEL HIRSCH, VIOLINO
ALLA TERNOVA, VIOLINO
VIKTORIA VANTEEVA, VIOLA
ZOIA SUDNIS, VIOLONCELLO
Fondato nel maggio 2024 a Berna, in Svizzera, il quartetto è un ensemble d’archi dinamico e vibrante che ha rapidamente guadagnato riconoscimento nella scena della musica classica.
L’Arola Quartet è composto da quattro talentuosi musicisti provenienti da Svizzera, Ucraina e Russia, le cui diverse origini culturali arricchiscono le loro interpretazioni. Celebre per il suo suono caldo, la brillantezza tecnica e la musicalità elegante, è stato descritto come “un ensemble completamente nuovo che dimostra straordinarie promesse, abilità eccezionali e un suono caldo.”
L’Arola Quartet ha già stabilito una notevole presenza internazionale, con esibizioni in Italia, Svizzera e Paesi Bassi. Ha partecipato a eventi e luoghi significativi, tra cui il Festival Fête de la Musique (Ginevra), il Museo Richard Wagner (Lucerna), il Künstlerhaus Boswil, Torre del Lago Puccini (Italia) e il Lyceum Club Internazionale di Firenze (Italia), oltre a concerti privati in tutta la Svizzera.
Nel 2024, il quartetto ha vinto il Gold Prize nella categoria Musica da Camera agli American Classical Music Awards di New York e ha ottenuto il Silver Prize al Premio Annarosa Taddei a Roma.
La loro crescita artistica è stata sostenuta da una formazione avanzata presso l’Accademia Stauffer di Cremona, Italia, dal settembre 2024, sotto la guida del Quartetto di Cremona. Hanno inoltre collaborato strettamente con musicisti di grande prestigio come Corina Belcea (Belcea Quartet), Sergei Bresler e Kyril Zlotnikov (Jerusalem Quartet), David Finckel (Emerson Quartet), Wu Han e il Meta4 String Quartet.
Il nome “Arola” deriva dal nome latino del fiume Aare, riflettendo il legame del quartetto con le sue radici e l’idea della musica come forza unificatrice che avvicina le persone.
GIULIA TONIOLO
Ha iniziato lo studio del pianoforte a 6 anni con Maddalena De Facci sotto la guida della quale ha condotto tutto l’iter di studi diplomandosi da privatista a 16 anni presso il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria con il massimo dei voti nell’a.a.2011/2012. Attualmente studia con il M. Norma Fisher in qualità di RCM Scholar presso il Royal College of Music di Londra per conseguire il Master of Performance. Inoltre nel 2021 ha ottenuto il Diploma di Master dell’Accademia di Musica di Pinerolo studiando nella classe dei Maestri P. De Maria, A. Lucchesini, F. Gamba, E. Stellini e R. Castro. Negli ultimi anni si è esibita con continuità in numerosi recital solistici nell’ambito di importanti festival e in prestigiose sedi tra cui “Il Maggio del Pianoforte” presso il Teatro Diana di Napoli, il Festival del Monferrato presso la Chiesa Ss Trinità di Lu Monferrato (AL), il 46° Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, il Festival delle Nazioni a Roma, “Concerti a Palazzo” presso il Palazzo Ragazzoni di Sacile, “E Lucevan le stelle…” presso la Villa Rospigliosi di Lamporecchio (PT), “Musica d’Estate” a Bardonecchia, “Hai diritto alla musica” presso l’Auditorium A.B. Michelangeli di Savona, Piano City Pordenone 2020, il Teatro Comunale di Pistoia, Palazzo Cavagnis e Palazzo Albrizzi a Venezia, il Teatro “E. Duse” di Asolo, il Teatro delle Muse di Pineta di Laives, la Sala Marizza di Fogliano Redipuglia, il Teatro Zancanaro di Sacile, la Sala Darsena di Lignano Sabbiadoro, il Teatro Eden e il Museo Santa Caterina di Treviso, l’Accademia Ars Nova di Trieste, la Villa Giglioli di Ficarolo.
Parallelamente allo studio del repertorio solistico, svolge attività cameristica e si è esibita in numerose occasioni in recital in duo violino e pianoforte e in duo violoncello e pianoforte, studiando nell’ambito dei corsi di perfezionamento tenuti dalla prof.ssa F. Repini presso la Fondazione “Luigi Bon” di Tavagnacco (UD). Ha tenuto concerti cameristici suonando per importanti rassegne tra le quali “Nuovi Concertisti” per il 38° Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, “Carniarmonie” a Pieve di San Martino – Villa di Verzegnis (UD), “Armonie in città” presso la Chiesa della Beata Vergine del Carmine (UD). Ha suonato più volte in veste di solista con le orchestre JOL di León (Spagna), “Ferruccio Benvenuto Busoni” di Empoli e “Concentus Musicus Patavinum” di Padova.
Giulia ha conquistato il 1° premio in oltre 40 concorsi a categorie nazionali e internazionali, tra cui “Moncalieri International Piano Competition”, “Premio Crescendo” di Firenze, “G. Rospigliosi” di Lamporecchio, “Andrea Baldi” di Bologna, “J. S. Bach” di Sestri Levante, “Città di Palmanova”. È risultata tra i vincitori al XXIV Festival Chopin di Sochaczev in Polonia suonando presso il museo Chopin a Zelazova Wola e il Palazzo Szustra a Varsavia. Nel 2018 è stata tra i finalisti del “Premio Schumann” di Lamporecchio. Nel 2019 ha vinto il II premio al “6th International Béla Bartòk Piano Competition” di Graz (Austria). Nell’ultimo anno ha vinto il II premio al Premio nazionale Giangrandi-Eggmann di Cagliari; è risultata finalista al Premio Tschaikowsky di Sobrio (Svizzera) e la vincitrice dell’audizione pianistica per il 46°Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano (SI).
EMANUELE SAVRON
Emanuele Savron, nato nel 1999, ha iniziato lo studio del pianoforte a sei anni a Trieste con il Maestro Pierpaolo Levi. Frequenta il corso triennale al Conservatorio “Tartini” di Trieste ed è allievo di Leonid Margarius e Marcella Crudeli. A dieci anni debutta in un tour di concerti in Italia e Croazia, seguito dal Maestro Nat Yontararak.
Ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali, tra cui il “Palmanova Piano Competition” (2014, 2015), “Bracigliano International Music Competition” (2018), “Premio Isola del Sole” (2019), “Music In The World” (2019, 1º premio assoluto), e il Concorso Internazionale Roma (2019, categoria under 25). Altri riconoscimenti includono premi nel 2020, 2022 e 2023, come il 1º premio assoluto al concorso “Domenico Scarlatti” di Trapani.
Selezionato per tre anni consecutivi al Magisterium a Roma, è stato elogiato per il carisma, la tecnica e l’originalità artistica. Marcella Crudeli lo ha definito “pianista molto dotato, di spiccata personalità e coinvolgimento emotivo.” Ha debuttato a Roma con l’orchestra ICNT diretta da Daniele Camiz.
È stato ospite di trasmissioni su Rai Radio 1 e Rai FVG, dove ha approfondito il genere del Notturno e registrato opere di Chopin. È intervenuto anche su Rai TGR e su Koper-TV in Slovenia.
Ha tenuto concerti in Italia e all’estero, tra cui una prestigiosa esibizione all’Hermitage di San Pietroburgo nel 2021. Il festival Pianissimo lo ha presentato come una delle giovani promesse del pianismo internazionale. (Tratto da Sobaka.Ru – Giornale Russo) “Savron si è esibito nel grande lucernario italiano del New Hermitage: gli insegnanti parlano di lui come il proprietario di una fantasia posizionale unica e di un suono magico.
MATTIA FUSI
Vincitore del 2° premio e del premio del pubblico alla XXIII edizione del Concorso Internazionale “J. S. Bach” di Lipsia, Mattia Fusi ha conseguito nel corso del proprio percorso artistico numerosi e significativi riconoscimenti.
Nato a Poggibonsi (SI) nel 1997, ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di sei anni con Simona Coco, diplomandosi al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Cecilia Giuntoli. Si è poi perfezionato con Siavush Gadjiev presso la Glasbena Matica “Marij Kogoj” di Trieste e a settembre 2023 ha concluso il Master in Pianoforte Solista presso la Hochschule für Musik und Tanz di Colonia sotto la guida di Sheila Arnold, sostenuto durante il percorso di studi dalla fondazione Yehudi Menuhin – Live Music Now Köln e dalla Studienstiftung des deutschen Volkes.
Ha partecipato a varie manifestazioni e concorsi musicali, ottenendo notevoli risultati sia come solista che in formazione cameristica, tra i quali: 1° premio “European Music Competition” Città di Moncalieri (2008), 1° premio XXVIII Concorso Pianistico Nazionale “J.S.Bach” Città di Sestri Levante (2013), 1° premio I Concorso Nazionale per Giovani Musicisti “Città di Cremona” (2016), 1° premio 24° Concorso Nazionale Pianistico “G. Rospigliosi” di Lamporecchio (2017), 1° premio VIII Concorso Musicale “Città di Firenze” Premio Crescendo 2017; suonando in duo con Francesco Darmanin, clarinetto, ha conseguito il 1° premio assoluto al VI Concorso Musicale “Città di Firenze” Premio Crescendo 2015, ottenendo anche il premio speciale “Vittorio Chiarappa” per la migliore esecuzione di un brano romantico da camera.
Nel marzo 2019, ha vinto il 10th International Piano Competition “J. S. Bach” di Würzburg, aggiudicandosi il terzo premio (primo e secondo non assegnati) ed il premio del pubblico.
Ha tenuto concerti sia come solista che in formazioni cameristiche in Italia, Slovenia ed Austria, in importanti teatri e sale da concerto, esibendosi per associazioni quali ACM Chamber Music Trieste, Morellino Classica, Il Poggio – Montecastelli Pisano, Agimus Firenze. Particolarmente attivo anche in ambito cameristico, suonando in trio e in duo, ha conseguito la borsa di studio di musica da camera “Vittorio Chiarappa” istituita dal Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze negli anni 2014 e 2015. Ha collaborato con membri di importanti orchestre, quali Staatskapelle Dresden, Orchestra della Scala di Milano, WDR Sinfonieorchester, Kammerorchester Basel, BR Orchester.
Nel corso della sua giovane carriera, è venuto a contatto con importanti figure nel panorama musicale europeo e mondiale, ricevendo impulsi artistici da Michael Faust, Bruno Canino, Ramin Bahrami, Mats Lidstrom, Vasilij Meljnikov, Pietro Rigacci, Guy Johnston, Enrico Bronzi ed altri.
Ha suonato come solista con la Norddeutsche Philharmonie, la Philharmonie Südwestfalen, l’Orchestra Toscana Classica, l’Orchestra del Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze, la Chamber Schnittke-Orchestra, l’Orchestra del Carmine e l’Orchestra da Camera Fiorentina.
Ad ottobre 2020 ha preso parte, condividendo la scena con Ramin Bahrami e Massimiliano Damerini, sotto la direzione di Mario Ruffini, all’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra di J.S. Bach, la prima al mondo con il BWV 1059 ricostruito.
Attualmente studia con Siavush Gadjiev presso la Glasbena Matica “Marij Kogoj” di Trieste.
QUARTETTO NEW ERA
KRISTINA MLINAR, VIOLINO
TEODORA KALIČANIN, VIOLINO
ECEM EREN, VIOLA
ALESSANDRO PIETRO DORE, VIOLONCELLO
Un ensemble di giovani musicisti di diversa provenienza ma con un unico obiettivo: fare musica insieme ed emozionarsi suonando. Entusiasti e determinati, il quartetto rappresenta per loro un Nuovo Inizio.
Il quartetto New Era nasce nel 2021 presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste. La formazione raccoglie membri sono Kristina Mlinar, Teodora Kaličanin, Ecem Eren, Alessandro Pietro Dore; provenienti dalla Serbia/Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Turchia ed Italia e, da subito, riesce ad affermarsi in diversi concorsi nazionali ed internazionali.
I Vincitori di numerosi premi, ma tra cui si distinguono: il 3° premio e Premio Speciale (invito al festival in Francia “Musique et Patrimoine en Vienne et Gartempe”) al Concorso Internazionale di Musica da Camera “Giulio Rospigliosi” nel 2023 e in nello stesso anno il premio vincitore al “Premio Nazionale delle Arti” in rappresentanza del Conservatorio Tartini di Trieste. Nel gennaio 2024 ottengono il 1° premio al Premio per la Musica “Lilian Caraian” XXXVI Edizione. Nel aprile 2024, New Era Quartet ha avuto l’onore di ricevere a Trieste il “Premio Giovani Eccellenze” per la Musica d’Insieme, assegnato dell’Arciduchessa Herta Margarethe d’Asburgo-Lorena, Fondatrice e Presidente dell’Associazione “Flame of Peace”.
Debuttano nel 2022 tenendo i concerti per la rassegna musicale dell’Associazione Ensemble Serenissima “Concerti a Palazzo” a Sacile, nell’ambito dei “Concerti Estivi” a Grado, “I concerti del Conservatorio” presso il Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, per il “Festival di Trieste – Il Faro della Musica” organizzato dalla Società dei Concerti di Trieste, il concerto organizzato da Le dimore del Quartetto presso Villa Marchese de Fabris a Gorizia e per le “Corde in Armonia al Sartorio” presso il Museo Sartorio, organizzato dall’Associazione Chamber Music Trieste.
Il quartetto ha debuttato in Francia nell’agosto 2023, andando in tournée e tenendo 3 concerti di successo con il gentile supporto del duo Fortecello, dell’Associazione “Musique et Patrimoine en Vienne” e dell’Associazione “Hors Saison Musicale”.
Teodora Kaličanin ed Ecem Eren suonano strumenti realizzati da Martin Horvat, aggiungendo una nota distintiva alla loro esecuzione grazie al grande supporto di Margarete Smonik e Christella Giselbrecht.
Attualmente studiano presso il conservatorio “G. Tartini” di Trieste, città che le ha unite, con il M° Alberto Franchin (Quartetto Nous) e si perfezionano con masterclass tenute da Sergio Lamberto e le lezioni tenute all’Accademia Stauffer con il Quartetto di Cremona.
MATTEO FIRMI
Ha iniziato a prendere lezioni di tromba presso la Filarmonica di Santa Barbara a Muggia all’età di 6 anni. Gli anni successivi ha continuato lo studio di tromba presso il Conservatorio Tartini di Trieste con i maestri Cal, Bellucco, Cudiz, Ferrari e Morosini. Nel 1998 inizia lo studio della Composizione per orchestra di Fiati presso l’Istituto Europeo per gli Studi Bandistici, con il docente Franco Cesarini (Swiss). Nel 2000 continua lo studio presso il sopra citato Istituto ampliando con la direzione d’orchestra con Insegnante J. Cober (Holland), Felix Hauswirth (Swiss) per l’approfondimento del repertorio e Carlo Pirola (Italia) per la Strumentazione per banda. Nel 2003 periodo di studio “Erasmus” presso il conservatorio del Ticino (Lugano – Svizzera) dove frequenta Direzione d’orchestra a Fiati, tromba, direzione corale, musica contemporanea. Nel 2003-06 frequenta presso l’università degli studi di Trieste la facoltà di Lettere ad indirizzo teatro – musica, approfondendo le tematiche della pedagogia musicale, storia della musica, drammaturgia e linguaggio radio televisivo. Nel 2004-05 Frequenta il laboratorio di specializzazione “alla Leopolda” (Firenze) con il docente Franco Cesarini. Nel 2006-07 frequenta presso il conservatorio di Trieste il corso di Direzione corale con il M° Adriano Martinolli d’arcy. Sempre nel 2007 riceve la commissione dalla “Pihalni Orkester komen” (Slo) di revisione e trascrizione per orchestra di fiati di varie arie dell’opera Candide che verranno eseguite in premiere alla “philarmonie” di Berlino (D), oltre che Slovenia e Austria.
Nel 2009 riceve l’incarico di direttore musicale dell’Associazione Musicale Banda dei Donatori di sangue – Villesse. Dal 2010 Scrive regolarmente sulla rivista “Amici del musical” come critico musicale estero da principalmente Wien (Austria), St. Gallen (Svizzera). Nel 2011 frequenta la master di direzione e composizione per orchestra a fiati con il docente Jan Van der Roost (B) e l’anno successivo con il docente Johan de Meij (USA). Nel 2012 riceve l incarico di Maestro di Cappella presso il Duomo di Muggia. Dal 2013 collabora con la “Scuola di musica della Civica orchestra a Fiati Città di Trieste” in qualità di direttore nell’allestimento di varie fiabe musicali.
CIVICA ORCHESTRA DI FIATI “G.VERDI” CITTÀ DI TRIESTE
Giuseppe Caprin, in “Tempi andati”, ricorda l’amore dei triestini per i concerti bandistici in piazza e le divise colorate dei musicisti. Nel 1848 Trieste ebbe una banda della Guardia Nazionale diretta dai fratelli Ricci, musicisti napoletani adottati dalla città. Dopo un periodo di declino, nel 1876 nacque una nuova banda guidata dal Maestro Pian, attiva fino al 1914, ma mai divenuta ufficialmente municipale.
Trieste ha da sempre una forte tradizione musicale: scuole di fiati frequentate e numerosi gruppi bandistici. Nel 1919, il Maestro Montagna rifondò la banda cittadina, supportato da Lonzar e Desilia. Nacque così la “Banda Cittadina Giuseppe Verdi”, seconda solo all’orchestra del teatro.
La banda si esibiva regolarmente in città e località vicine come Grado e Bibione, riscuotendo ampio successo, tanto da ricevere fondi comunali dal Podestà Salem. Direttori noti come Zandonai e Mascagni ne apprezzarono il valore. Tra i riconoscimenti, il secondo posto a due concorsi nazionali nel 1935. Dopo la guerra, la banda riprese grazie al Maestro Vatta, in carica fino al 1972. A lui successe Coretti, sotto cui l’attività proseguì. Dal 1975, con Azzopardo e il presidente De Luca, la banda crebbe fino a 90 membri, ampliando il repertorio. Collaborarono anche i maestri Krisanowsky, Manuelli e Sfetez. Nel 1987 la banda ricevette la “Rosa d’Argento”. Nel 1996 divenne “Civica Orchestra a Fiati Giuseppe Verdi – Città di Trieste” con la direzione di Damiani, poi Dose nel 1997, che diversificò il repertorio, includendo anche musica da film e musical. Dal 2008 al 2014 la direzione fu di Cristina Semeraro, seguita da Chiara Vidoni (2015–2017) e poi da Matteo Firmi dal 2017.
APS AULÒS
APS Aulòs è una associazione di promozione sociale che crea e gestisce progetti di musicoterapia, sostiene la formazione continua dei musicoterapeuti e promuove la diffusione e la conoscenza della musicoterapia tra i non addetti ai lavori. L’associazione è attiva prevalentemente sul territorio del Friuli Venezia Giulia.
Pur trattandosi di una realtà giovane, ha avviato e condotto con successo numerosi progetti, anche di concerto con enti pubblici e privati. In particolare, le attività di musicoterapia di APS Aulòs interessano:
– Il sostegno alle azioni di ambito riabilitativo, con l’obiettivo di favorire il recupero o il mantenimento delle funzionalità motorie e/o cognitive (es. prematurità/neonatologia, disturbi del neurosviluppo, trauma cranico, stroke, sclerosi multipla, demenze, malattia di Parkinson).
– Il supporto alle fragilità nell’intero ciclo di vita, con l’obiettivo di agire su umore ed emozioni, sulla comunicazione e sul comportamento (es. psichiatria, oncologia, cure palliative).
– L’ambito preventivo, con l’obiettivo di fornire un positivo supporto al funzionamento intellettivo e adattivo generale della persona (sostegno familiare, comunità, scuole).
CHIARA MARIA BIEKER
Musicoterapeuta, neurologic music therapist, advanced GIM trainee, è socia fondatrice e presidente di APS Aulòs di Trieste.
Lavora in particolare nell’ambito delle cure palliative e della riabilitazione neurologica, conducendo interventi di musicoterapia individuale e di gruppo, sia in ambiente ospedaliero sia privatamente.
Dal 2018 all’interno di APS Aulòs è responsabile di gruppi di lavoro in progetti di musicoterapia in vari ambiti e coordina le attività di formazione e ricerca. All’interno dell’associazione, promuove inoltre le attività di informazione e divulgazione della musicoterapia tra i non addetti ai lavori.
È docente presso varie scuole di musicoterapia e per il master in Infermieristica Pediatrica dell’Università degli Studi di Trieste.
Dal 2021 responsabile scientifica del Corso Biennale di Specializzazione in Musicoterapia Vocale, dal 2022 ne coordina le attività con Antonella Grusovin.
Ambiti di interesse: voce e vocalità in musicoterapia; musicoterapia in riabilitazione neurologica, valutazione dell’intervento musicoterapico.
BENEDETTA SAGLIETTI
Benedetta Saglietti è storica della musica, iconografa e critica musicale.
Dottore di ricerca in storia moderna, studiosa poliedrica, sul versante storico-musicale i suoi studi si sono concentrati sull’estetica e sulla ricezione (La Quinta Sinfonia di Beethoven recensita da E.T.A. Hoffmann, con Riccardo Muti, 2020), sulla memorialistica, sulla biografia musicale di ambito tedesco del primo Settecento (incentrata su Johann Mattheson, in: Music and Power in the Baroque Era, edited by Rudolf Rasch, Brepols 2018), sui rapporti musica/colore e sulla musica del Novecento (Alfredo Casella, Strawinski, con Giangiorgio Satragni, 2016).
Come iconografa, i cui ambiti di elezione sono la ritrattistica (Beethoven, ritratti e immagini, 2010), l’arte dell’Ottocento e la scultura contemporanea (in: Stephan Balkenhol, Duett, 2024), è stata chiamata da istituzioni museali italiane (Palazzo Roverella, Rovigo, Accademia di belle arti e Fondazione Accorsi-Ometto a Torino) e estere (Cité de la musique – Philharmonie de Paris) a contribuire alla loro attività espositiva, sia con saggi scientifici sia come curatrice.
Ha collaborato con il Teatro alla Scala e col Museo teatrale di Milano, la Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Insegna storia della musica al Conservatorio di musica di Gallarate e iconografia musicale presso l’Università degli Studi di Padova. È regolarmente invitata a tenere conferenze in tutto il mondo.
JENS DUFNER
Jens Dufner (Bielefeld, 1971) è musicologo del Beethoven‑Haus Archiv di Bonn, dove lavora dal 1998. Dal 2004 collabora come ricercatore alla Beethoven‑Gesamtausgabe, la monumentale edizione critica delle opere del Genio di Bonn.
Si è formato in Musicologia, Italianistica e Slavistica alle Università di Bonn e Colonia, conseguendo il Magister Artium (1999) con uno studio sul frammento sinfonico D 729 di Schubert.
Nel 2012 ha ottenuto il dottorato con la tesi Æneas i Carthago di Joseph Martin Kraus, pubblicata nel 2015. Dal 2021 è portavoce della sezione Istituti di ricerca indipendenti della Gesellschaft für Musikforschung.
Per la Gesamtausgabe ha curato:
- Abt. V, Bd. 3 – Werke für Klavier und Violoncello (relazione critica, 2008)
- Abt. I, Bd. 3 – Sinfonie n. 5 op. 67 e n. 6 op. 68 con rapporto critico (2013)
- Abt. IV, Bd. 2 – Klaviertrios I (op. 1, 11, 70, 97) – in preparazione.
I suoi numerosi studi si concentrano sull’edizione critica beethoveniana e sul teatro musicale del Sette‑Ottocento.
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