Civica Orchestra a Fiati “Giuseppe Verdi” – Città di Trieste

Giuseppe Caprin, in “Tempi andati”, ricorda l’amore dei triestini per i concerti bandistici in piazza e le divise colorate dei musicisti. Nel 1848 Trieste ebbe una banda della Guardia Nazionale diretta dai fratelli Ricci, musicisti napoletani adottati dalla città. Dopo un periodo di declino, nel 1876 nacque una nuova banda guidata dal Maestro Pian, attiva fino al 1914, ma mai divenuta ufficialmente municipale.
Trieste ha da sempre una forte tradizione musicale: scuole di fiati frequentate e numerosi gruppi bandistici. Nel 1919, il Maestro Montagna rifondò la banda cittadina, supportato da Lonzar e Desilia. Nacque così la “Banda Cittadina Giuseppe Verdi”, seconda solo all’orchestra del teatro.
La banda si esibiva regolarmente in città e località vicine come Grado e Bibione, riscuotendo ampio successo, tanto da ricevere fondi comunali dal Podestà Salem. Direttori noti come Zandonai e Mascagni ne apprezzarono il valore. Tra i riconoscimenti, il secondo posto a due concorsi nazionali nel 1935. Dopo la guerra, la banda riprese grazie al Maestro Vatta, in carica fino al 1972. A lui successe Coretti, sotto cui l’attività proseguì. Dal 1975, con Azzopardo e il presidente De Luca, la banda crebbe fino a 90 membri, ampliando il repertorio. Collaborarono anche i maestri Krisanowsky, Manuelli e Sfetez. Nel 1987 la banda ricevette la “Rosa d’Argento”. Nel 1996 divenne “Civica Orchestra a Fiati Giuseppe Verdi – Città di Trieste” con la direzione di Damiani, poi Dose nel 1997, che diversificò il repertorio, includendo anche musica da film e musical. Dal 2008 al 2014 la direzione fu di Cristina Semeraro, seguita da Chiara Vidoni (2015–2017) e poi da Matteo Firmi dal 2017.